Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano.
È stato tra gli artisti italiani più apprezzati in tutto il mondo, sia per le indubbie qualità vocali quanto per l'impegno profuso in campo sociale. Con il Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo de Tre Tenori, con Placido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che, anche al di fuori dell'ambito musicale, lo ha condotto in tutto il mondo.
Il padre Fernando, fornaio nell'esercito, era un cantante amatoriale nella «Corale Gioachino Rossini» di Modena e trasmise al figlio la passione per l'opera lirica, trovando nel giovane altrettanto interesse.
Il giovane Pavarotti decise di non intraprendere fin da subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all'insegnamento, per diventare un maestro di educazione fisica ed insegnare in seguito alle scuole elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini).
Pur proseguendo la sua carriera nell'insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di quello per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettor Campogalliani, con il quale perfezionò la tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri.
Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio.
Il giovane Pavarotti decise di non intraprendere fin da subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi all'insegnamento, per diventare un maestro di educazione fisica ed insegnare in seguito alle scuole elementari per due anni, dopo essersi iscritto nell'istituto magistrale di Modena (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini).
Pur proseguendo la sua carriera nell'insegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di quello per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettor Campogalliani, con il quale perfezionò la tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri.
Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio.
Pavarotti si spense serenamente il 6 settembre 2007, alle cinque del mattino, all'età di quasi 72 anni (che avrebbe compiuto il mese dopo). Il cordoglio viene espresso dai giornali quotidiani di tutto il mondo. Ai suoi funerali, celebrati nel Duomo di Modena dall'Arcivescovo Metropolita Mons. Benito Cocchi, erano presenti 50 000 persone, fra cui membri di istituzioni nazionali e internazionali. Poco prima dell'inizio della cerimonia religiosa il soprano Raina Kabaivanska ha intonato l'"Ave Maria" di Verdi. Al momento della distribuzione della Comunione, Andrea Bocelli ha cantato l'"Ave Verum Corpus" di Mozart. Viene poi diffuso il canto del "Panis Angelicus" di Cesar Frank, che Luciano Pavarotti con il padre Fernando intonarono la Notte di Natale del 1986 in un Duomo gremito di fedeli, durante la solenne celebrazione della Natività officiata dall'allora Arcivescovo Mons. Bartolomeo Santo Quadri. Prima del rito di commiato, l'on. Romano Prodi all'epoca Presidente del Consiglio, tiene l'orazione funebre. Il giorno precedente aveva reso omaggio al feretro e colloquiato con i famigliari il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. All'uscita della salma, gli rendono omaggio le Frecce Tricolori dipingendo il Tricolore italiano nel cielo di Modena. Per sua espressa volontà, è stato sepolto nel cimitero di Montale Rangone, accanto ai genitori e al piccolo figlio Riccardo.
Nel suo buen retiro emiliano Pavarotti ha continuato quasi fino all'ultimo a tenere lezioni di canto con alcuni allievi, riceveva amici e parenti, anche se costretto su di una carrozzina, e visibilmente dimagrito.
Nel suo buen retiro emiliano Pavarotti ha continuato quasi fino all'ultimo a tenere lezioni di canto con alcuni allievi, riceveva amici e parenti, anche se costretto su di una carrozzina, e visibilmente dimagrito.
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